I tuoi Sintomi

C’è qualcosa nel tuo corpo che non funziona più come prima, qualcosa di così intimo che non è facile parlarne e non sai nemmeno con chi…

Mettiti comoda perché qui puoi trovare le risposte che cerchi alle domande che non hai coraggio di fare!

Il nostro obiettivo è quello di creare maggiore consapevolezza, ed è per questo che utilizzeremo un linguaggio semplice. Ricordando che l’essere umano è un tutto unico e indivisibile, cercheremo di considerare di volta in volta sia l’aspetto fisico che quello psichico relativo ad ogni problematica.

Se riconosci almeno uno di questi sintomi potresti aver bisogno della Riabilitazione del Pavimento Pelvico

Perdere urina durante un colpo di tosse, uno starnuto, il sollevamento di un peso è un segno che il tuo pavimento pelvico ti invia per dirti che qualcosa non sta funzionando come dovrebbe. Non importa se è una sola goccia o un pò di più… è un campanello d’allarme e in ogni caso si chiama Incontinenza. In particolare questa forma di incontinenza viene chiamata da stress perchè si verifica quando c’è un improvviso aumento della pressione interna all’addome, che non viene adeguatamente contrastata dal pavimento pelvico. E’ importante individuare le strutture che devono recuperare la loro funzione per strutturare al meglio il tuo percorso.

L’incontinenza da urgenza si manifesta con uno stimolo impellente, difficile o impossibile da rinviare. Quando percepisci lo stimolo di dover andare in bagno, spesso non fai in tempo ad arrivarci e si manifesta la perdita involontaria delle urine, in parte o completa. A volte può succedere che sei fuori casa e riesci a resistere, ma proprio quando sei davanti alla porta e infili le chiavi… non la tieni più. Questa forma di incontinenza può portarti a modificare le tue abitudini: puoi limitare la quantità di acqua che bevi (errore!) sperando che limiti la quantità di urine, ma può anche limitare le tue attività per paura di dover affrontare situazioni imbarazzanti.

L’Incontinenza Urinaria Mista è una forma di incontinenza in cui convivono sia la forma da stress, che quella da urgenza. Questo significa che a volte potresti perdere un pò di urina durante uno sforzo, come un colpo di tosse, uno starnuto o il sollevamento di un peso.Alcuno volte potrebbe capitarti di sentire lo stimolo ad urinare come molto urgente e non riuscire a rinviarlo, perdendo così una quantità di urina che varia da qualche goccia a tutto il contenuto della vescica. E’ importante non vergognarsi di raccontare questi episodi allo specialista e rispondere a tutte le sue domande al fine di poter individuare il percorso più idoneo per te.

Una sensazione di peso al basso addome o a livello vaginale può essere indicativo di una discesa del pavimento pelvico. La muscolatura perineale infatti ha un funzionamento paragonabile a quello di un’amaca. Ha la capacità di resistere ai pesi e alle sollecitazioni provenienti dall’alto. Con il tempo il tessuto può cedere e non essere più in grado di contrastare le pressioni che si generano all’interno dell’addome. I muscoli iniziano a perdere la loro forza contrattile e non sostengono bene i visceri contenuti all’interno della pelvi. La diversa distribuzione della pressione all’interno dell’addome e la dislocazione degli organi, possono essere la causa di questa sensazione di peso nella parte bassa dell’addome.

Ovviamente non ci riferiamo al mal di pancia dopo aver mangiato troppo o troppa cioccolata! Sappiamo tutti che ci sono degli alimenti che possono farci venire mal di pancia o problemi di meteorismo. Ma la tensione addominale non è una condizione con la quale si dovrebbe convivere. Anche durante le mestruazioni il dolore dovrebbe essere assente. La tensione continua a livello addominale può indicare un aumento di tono a livello del Pavimento Pelvico. In alcuni casi (endometriosi) il dolore durante il ciclo mestruale può essere forte e diffuso perchè legato alla presenza di tessuto endometriale in zone diverse da quelle in cui dovrebbe trovarsi (utero).

La sensazione di avere qualcosa all’interno della vagina è generalmente indicativo di un prolasso. Quando la muscolatura del Pavimento Pelvico perde la sua capacità di sostenere gli organi pelvici, questi possono perdere la loro posizione normale e scendere verso il basso, fino ad occupare il canale vaginale. Questa sensazione di peso, o di presenza all’interno della vagina, può aumentare dopo uno sforzo, quando si sta per molto tempo in piedi o a fine giornata. Alcune donne durante l’igiene intima sentono “una pallina” a livello dell’introito vaginale. Quando un prolasso viene diagnosticato rapidamente, per il suo recupero è indicata la Riabilitazione, senza dover far ricorso ad intervento chirurgico. Se il prolasso viene diagnosticato in una fase più avanzata, la Riabilitazione riveste un ruolo importante nella preparazione all’intervento chirurgico e nel recupero dopo l’intervento stesso.

Il peso del bambino rappresenta un aumento di lavoro per il Pavimento Pelvico. I muscoli che fanno parte di questa struttura si trovano a dover svolgere il loro solito lavoro, e a sostenere molto più peso di quello a cui erano abituati. Il momento del parto è poi un evento stressante per tutta la muscolatura, che viene allungata, stirata e a volte anche lacerata per permettere il passaggio del bambino. Durante la gravidanza è importante che la donna si prenda cura del proprio corpo e lo prepari affinchè svolga al meglio le sue funzioni, limitando così i danni di un perineo non adeguatamente preparato. Inoltre iniziare a conoscere e ad attivare questa parte prima del parto, permette un recupero migliore e più veloce nella fase post-parto.

La cicatrice non è legata solo al cesareo. Anche in caso di parto naturale si possono verificare delle condizioni che portano il medico a scegliere di “tagliare” i tessuti (episiotomia). Per riparare una lesione, si forma una cicatrice. Cioè un tessuto fibroso legato alla proliferazione del derma e dell’epidermide che permette l’unione dei due lembi della ferita. Le problematiche legate alle cicatrici sono: le infezioni (nella prima fase) e le aderenze. In questo caso si verificano delle fibrosità al di sotto della cicatrice, che connettono due parti che anatomicamente non sono unite. I muscoli e gli organo sono limitati nei loro movimenti e questo genera limitazioni e dolore.

Mettere al mondo un figlio è un’esperienza unica, che porta con sè tanti cambiamenti. Molti di questi cambiamenti a livello fisico regrediscono spontaneamente (il peso diminuisce, la ancia ritorna alle sue dimensioni, la schiena si alleggerisce). Quello che ha affrontato il perineo durante la gravidanza e il parto è un grande lavoro, che lo ha messo a dura prova e per questo andrebbe sempre fatta una valutazione. Possono verificarsi problemi come l’incontinenza urinaria, l’incontinenza fecale, il dolore spontaneo o durante i rapporti, il prolasso dei visceri, il dolore legato alle cicatrici…

Un’alterazione della muscolatura del Pavimento Pelvico può dare problemi di erezione. Per esempio se la muscolatura è ipertonica, troppo contratta, rigida, si può avere un minor afflusso di sangue ai corpi cavernosi con conseguente difficoltà a raggiungere o a mantenere un’erezione valida per avere un rapporto sessuale soddisfacente. Su questo tipo di problema si aggiunge spesso una componente psicologica legata alla preoccupazione e all’ansia, che generalmente porta ad un ulteriore peggioramento della situazione.

Si parla di eiaculazione precoce quando si verifica un’eiaculazione anche in seguito ad una stimolazione sessuale minima, o comunque prima di quanto il soggetto desideri. Le cause possono essere di origine organica (anomali anatomiche, disfunzioni ormonali, disfunzioni muscolari, patologie associate) o di origine psicologica. La componente psicologica può intervenire non solo come causa, ma anche come conseguenza: la problematica comporta infatti uno stato di ansia che generalmente peggiora la situazione. Il terapista aiuta il paziente a prendere coscienza del proprio perineo, migliorando il tono, la coordinazione e il controllo muscolare.

Il dolore pelvico è una sintomatologia dolorosa che può essere riferita a diverse strutture della pelvi sia maschile che femminile. L’origine del dolore pelvico può essere legata ad eventi traumatici, ad interventi chirurgici, a lesioni, ad infezioni recidivanti, all’aumento di tono muscolare. Quest’ultimo è quasi sempre presente, al di là della causa che ha generato il dolore pelvico, come conseguenza del dolore stesso. I muscoli tendono infatti ad irrigidirsi in risposta al dolore e questa rigidità determina una compressione, una minor vascolarizzazione e ossigenazione dei tessuti; questa condizione a sua volta contribuisce a mantenere lo stato di dolore.

Un problema molto frequente affrontato da molti punti di vista: idratazione, alimentazione, attività fisica, integratori… Ma non tutti sanno veramente andare in bagno. Assumere una posizione corretta, conoscere e riconoscere i muscoli del proprio Pavimento Pelvico e tenerli in forma, ci permette di migliorare il rapporto con il bagno. Esistono situazione in cui muscoli non sono abbastanza forti per permettere la spinta verso l’esterno delle feci, altre in cui i muscoli sono così tesi da non consentirne l’uscita e altre ancora in cui si effettua un movimento sbagliato: alcune persone nel momento di spingere, contraggono… trattenendo le feci!

Il Pavimento Pelvico è una struttura che è composta da diversi tessuti. Tra questi la componente muscolare rappresenta quella che ci permette il controllo volontario degli sfinteri. Quando la muscolatura non è abbastanza forte da contrastare le sollecitazioni che avvengono all’interno della pelvi e dell’addome, si possono verificare delle perdite involontarie (incontinenza) di urina e/o di feci. Questa situazione è molto frequente e quasi fisiologica negli stati diarroici, in cui è impossibile trattenere le feci; quando l’incapacità di trattenere le feci non è legata solo alla liquidità delle feci in conseguenza di un evento casuale, ma si verifica anche in condizioni di feci solide, è necessario Riabilitare il Pavimento Pelvico.

La debolezza muscolare che riguarda i muscoli del Pavimento Pelvico determina diverse problematiche. Tra queste è possibile riscontrare una minor capacità i controllo degli sfinteri. Questa capacità è quella che ci permette di decidere se la situazione in cui ci troviamo è “socialmente accettabile” per poter liberare il contenuto del nostro intestino. La perdita involontaria (incontinenza) dei gas ha come importante conseguenza l’isolamento. Le persone con incapacità di controllare i gas (ma anche le feci e le urine) tendono ad isolarsi per evitare delle situazioni che creerebbero imbarazzo.

Lo sforzo per far uscire le feci può provocare la comparsa delle emorroidi. Si effettua uno sforzo quando per esempio i muscoli sono incapaci di rilassarsi, o quando le feci sono state trattenute troppo a lungo e si sono accumulate e disidratate, quando non assumiamo una posizione corretta durante la defecazione. Un altro momento in cui “spingiamo forte” con il nostro Pavimento Pelvico è il parto, ed è per questo che le emorroidi possono presentarsi anche in donne che non avevano mai sofferto prima di questo problema.

Provare dolore durante i rapporti sessuali è una cosa che può succedere anche senza che ci siano problemi di coppia. Il dolore non sempre è segno di un rifiuto, a volte può avere origine da infezioni (cistite) ricorrenti che lasciano un problema muscolare di infiammazione e rigidità. Questa condizione impedisce la penetrazione. Può essere presente solo all’inizio del rapporto, durante tutto il rapporto, o anche successivamente al rapporto. Può riguardare la parte più superficiale o la parte più profonda della vagina, ma può essere presente anche in zona vulvare (nella parte esterna dei genitali).

Le sensazioni derivanti dall’atto sessuale hanno sia una componente fisica che psichica. Se si escludono cause psicologiche che possono alterare l’intensità del piacere sessuale, la componente fisica è da attribuire al tono muscolare. Se i muscoli sono rigidi, tesi, indolenziti, non permettono di avere rapporti, e anche il desiderio sarà minore perchè il rapporto è fonte di ansia e di angoscia anzichè di piacere. Quando i muscoli non sono abbastanza tonici e quindi è minore la loro funzione di “pompa muscolare”, il tessuto è meno irrorato, meno ossigenato e non permette una buona contrazione orgasmica.

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