Forse ti è capitato di sentir parlare dell’uso del biofeedback per allenare i tuoi muscoli pelvici, ma nessuno ti ha mai spiegato davvero come funziona.

ediamo insieme di cosa si tratta.

Il biofeedback è una tra molte tecniche terapeutiche che si possono usare nella riabilitazione del pavimento pelvico.

Il suo obbiettivo principale è quello di insegnare al paziente come contrarre in modo corretto il proprio pavimento pavimento pelvico, a rilassarlo oppure a mantenere una buona forza nel tempo (endurance).

Questo strumento è un valido alleato del Fisioterapista nel trattamento di diverse problematiche come l’incontinenza urinaria, l’incontinenza fecale e talvolta anche per migliorare condizioni di pavimento pelvico che fatica a rilassarsi.

Per eseguire tale tecnica sono necessari un dispositivo specifico per questo lavoro, una sonda (vaginale oppure anale) e uno schermo dove il paziente e il terapista possono visualizzare il grafico che verrà generato.

Il meccanismo di funzionamento si basa sul fatto che la sonda, grazie ai suoi elettrodi posti sulla superficie, rileva l’attività motoria dei muscoli pelvici del paziente ed è in grado di ‘quantificarla’ attraverso un valore specifico d’intensità che si può visualizzare poi sullo schermo in cui vengono registrati la forza e la durata della contrazione.
Si viene così a creare una vero e proprio grafico che varia in base a quello che sta facendo il paziente: quando è rilassato la linea che si vede è bassa mentre quando compie una contrazione del pavimento pelvico questa linea sale verso l’alto. A volte può esserci anche un feedback sonoro che può aiutare a guidare il paziente verso l’esecuzione più corretta.

È una tecnica attiva ovvero è il paziente che svolge la contrazione richiesta mentre la sonda che la rileva non emette alcun tipo di corrente.

Il biofeedback può essere impiegato sia come metodo di trattamento che come ausilio alla valutazione.

Vediamo come.

Valutazione: la sonda rileva dei parametri dei muscoli pelvici, come l’intensità della forza, la sua tenuta e la sua capacità di rilassamento, che aiutano il paziente a prendere coscienza del proprio lavoro e permettono al Fisioterapista di stabilire dei parametri di riferimento per impostare il lavoro successivo.

Trattamento: il paziente svolge gli esercizi terapeutici del pavimento pelvico guardando il grafico e capendo se sta contraendo nel modo giusto, per quanto tempo e se durante le pause si sta rilassando completamente. In questo modo si allena non solo la forza massima, ma anche la tenuta della contrazione e la capacità di rilassamento.

Il biofeedback, inoltre, è un utilissimo strumento di rivalutazione dei progressi nel corso del piano di trattamento. È possibile effettuare una nuova valutazione dei diversi parametri per notare se ci sono stati miglioramenti dopo alcune settimane o mesi e compararli con il miglioramento dei sintomi clinici del paziente.

Il suo effetto educativo si ottiene grazie al feedback visivo/uditivo, attraverso cui il paziente riesce a prendere coscienza dei propri muscoli pelvici, a capire quando li sta contrando e quando li sta rilassando e a verificare se durante gli esercizi di rinforzo il suo pavimento pelvico rimane contratto oppure ‘cede’.

Per l’applicazione del biofeedback si può scegliere una sonda di diversa forma e dimensione in modo da poterla adattare alle diverse conformità anatomiche della singola persona. Si possono utilizzare sonde a 2 canali per rilevare differenze di intensità di contrazione tra i muscoli pelvici di destra e quelli di sinistra e ancora si possono utilizzare elettrodi esterni per verificare che non ci siano attivazioni indesiderate durante il lavoro.

Questa tecnica è assolutamente indolore e non ha controindicazioni ad esclusione del periodo della gravidanza, la presenza di infezioni delle vie urinarie e/o durante le mestruazioni.

In conclusione, il biofeedback è una strategia molto educativa basata su un approccio psico-fisico che permette al paziente di avere più consapevolezza del proprio pavimento pelvico ed un suo maggiore controllo al fine di poter migliorare la disfunzione di cui è affetto.

Dr.ssa Silvia Ducoli Fisioterapista Esperta in Riabilitazione del Pavimento Pelvico